La dieta può avere un impatto sull'autismo?
Non esiste una dieta specifica progettata per le persone con ASD. Tuttavia, alcuni sostenitori dell'autismo stanno esplorando i cambiamenti nella dieta come un modo per ridurre al minimo i problemi comportamentali e aumentare la qualità generale della vita.
Un fondamento della dieta per l'autismo è evitare gli additivi artificiali. Questi includono conservanti, colori e dolcificanti .
Una dieta per l'autismo può invece concentrarsi su cibi integrali, come:
- frutta e verdura fresca
- pollame magro
- pesce
- grassi insaturi
- molta acqua
Alcuni sostenitori dell'autismo sostengono anche una dieta priva di glutine . Il glutine proteico si trova nel grano, nell'orzo e in altri cereali.
Quei sostenitori credono che il glutine crei infiammazione e reazioni corporee avverse in alcune persone con ASD. Tuttavia, la ricerca scientifica non è conclusiva sulla relazione tra autismo, glutine e un'altra proteina nota come caseina .
Alcuni studi e prove aneddotiche hanno suggerito che la dieta può aiutare a migliorare i sintomi del disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) , una condizione simile all'autismo.
Negli ultimi anni molti studi scientifici sono stati rivolti all’individuazione di eventuali correlazioni tra carenze nutritive, stile nutrizionale ed espressione sintomatologica tipica dell’Adhd. Alcuni alimenti fanno bene alle cellule nervose, aumentandone la capacità di concentrazione, l’apporto quotidiano di questi nutrienti deve essere costante e adeguato. Si dovrebbe, quindi, aumentare il consumo di proteine che devono derivare in gran quantità da legumi (fagioli, lenticchie e ceci), uova e frutta secca. Consumare questi cibi facilita infatti la concentrazione e, di conseguenza, il lavoro di apprendimento. È altrettanto importante non far mancare un adeguato apporto di vegetali e frutta. Questi alimenti andrebbero consumati preferibilmente nelle ore serali, perché facilitano il rilassamento, regalando una buona qualità del sonno. Si dovrebbe privilegiare, infine, il consumo degli acidi grassi omega 3, che si trovano soprattutto nel pesce (tonno, salmone, sgombro, sardine).
Sotto accusa spesso lo zucchero: una dose concentrata può far salire di 10 volte il livello di adrenalina nel sangue dei bambini portando ansia, irritabilità, iperattività o aggressività. Attenti a bibite gassate, succhi di frutta, caramelle, dessert e più in generali tutti i dolciumi. Limitare l’assunzione di zuccheri può certamente contribuire a ridurre l’iperattività nei bambini. Bisogna però ricordare che, sebbene una dieta a basso tenore di carboidrati possa ridurre i sintomi di Adhd, non si dovrebbero mai eliminare completamente i carboidrati dalla propria alimentazione. Basta inserire carboidrati da fonti integrali, piuttosto che raffinate.Alcuni conservanti o coloranti per alimenti e le sostanze nervine potrebbero aumentare la sintomatologia dell’iperattività. Dovrebbero quindi essere eliminati dalla dieta: i coloranti alimentari e i conservanti (aspartame, glutammato monosodico e nitriti vari). Nella categoria delle sostanze nervine vengono tradizionalmente inseriti caffeina, teobromina, teina, taurina, guaranà, efedrina, sinefrina contenute nel tè, nel caffè, nel cacao.Non bisogna per forza assumere litri di caffè per avvertirne i primi sintomi, basta consumare abitualmente merendine al cioccolato o bevande a base di cola. Le proprietà toniche di questi alimenti agiscono sul sistema nervoso centrale e quello periferico, stimolando l’iperattività. Un’alimentazione che eviti queste sostanze, che eviti alimenti cui il bambino è eventualmente allergico o intollerante e che risolva carenze nutritive derivanti da un’alimentazione non corretta diventa uno strumento importantissimo nel trattamento dell’Adhd.
Consigli alimentari davvero interessanti per ridurre l'incidenza della patologia.
RispondiEliminaL'alunno autistico che ho in classe mangia pochissimo e quel poco è pieno di carboidrati... il junk food poi, come per tutti i bambini, accoglie le sue preferenze! Per fortuna che non si hanno grandi occasioni per mangiare pop corn e patatine a scuola.
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