Scuola: la didattica a distanza e disabilità
Ecco alcune indicazioni di base utili ai professionisti e alle famiglie per quanto riguarda l’applicazione della didattica a distanza nell’autismo.
- FARE UNA RIVALUTAZIONE INIZIALE
Non potendo più contare su un background a loro conosciuto, quali centri educativi, per i terapisti diventa fondamentale compiere una rivalutazione, focalizzata sulle risorse presenti in casa. Ciò significa anche fare una riunione con i familiari in modo da prepararsi adeguatamente insieme. - PARTIRE DA OBIETTIVI MINIMI E STRUTTURARLI GRADUALMENTE
La maggior parte degli alunni con disabilità non sono stati preparati ad affrontare la didattica a distanza ed è perciò normale che alcuni di loro incontrino una maggiore difficoltà.
È perciò fondamentale partire per gradi e non porsi obiettivi troppo ambiziosi. - FAMILIARIZZARE CON LO STRUMENTO PER LA DIDATTICA A DISTANZA
Sarà utile associare lo strumento a qualcosa che lo studente già conosce e trova piacevole.
In quest’ottica, quello che verrà chiesto allo studente sarà di fare qualcosa che già sa fare, su cui già si esercitava, senza introdurre nuovi insegnamenti. - OSSERVARE ACCURATAMENTE I COMPORTAMENTI PROBLEMA
La routine di bambini con autismo viene radicalmente cambiata quando sono costretti, come dall’emergenza COVID-19, a restare a casa. Questo può comportare un aumento dello stress e dei comportamenti problema.
Fare un’analisi dei comportamenti a distanza è molto complesso. Per ovviare a ciò, i familiari possono registrare dei video da mostrare al terapista per permettergli di svolgere un’analisi più accurata. - PROGRAMMARE DELLE ATTIVITÀ BASATE SULLE MOTIVAZIONI DELLO STUDENTE
Risulta utile costruire delle attività che partano o che siano associate a elementi, azioni o giochi che piacciono al ragazzo e che permettano così di avvicinarlo agli strumenti della didattica a distanza gradualmente. - MANTENERE E GENERALIZZARE LE ABILITÀ NELL’AMBIENTE NATURALE
Per promuovere il mantenimento delle abilità apprese, oltre al non lasciare che passi troppo tempo senza esercitarle, è fondamentale applicarle in ambiente naturale.
Sarà perciò utile fare un’indagine specifica con i caregiver sugli ambienti e le risorse disponibili, per progettare un intervento educativo che consenta di mantenere e generalizzare le abilità.
Durante l’intervento educativo sarà fondamentale effettuare un’accurata raccolta di dati, per tracciare l’acquisizione delle abilità dello studente.
Ricorda che queste sono solo alcune indicazioni generali e che ogni intervento educativo va valutato con i professionisti che lavorano con la persona autistica e che ne conoscono la storia.
Ottimi consigli e interventi diretti a genitori e educatori
RispondiEliminaHo trovato in questo blog consigli molto validi grazie
RispondiEliminaOffre davvero importanti occasioni di riflessione
RispondiEliminaPurtroppo i ragazzi con disabilità hanno risentito moltissimo di questa condizione.. questi consigli possono essere molto utili ai loro genitori e caregiver. Grazie per averli condivisi con noi!
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