Scuola: la didattica a distanza e disabilità

 







La didattica a distanza di questi mesi ha creato ulteriori problemi agli alunni e alle alunne con disabilità, specie con autismo e altre disabilità intellettive.

Ecco alcune indicazioni di base utili ai professionisti e alle famiglie per quanto riguarda l’applicazione della didattica a distanza nell’autismo.

  • FARE UNA RIVALUTAZIONE INIZIALE
    Non potendo più contare su un background a loro conosciuto, quali centri educativi, per i terapisti diventa fondamentale compiere una rivalutazione, focalizzata sulle risorse presenti in casa. Ciò significa anche fare una riunione con i familiari in modo da prepararsi adeguatamente insieme.
  • PARTIRE DA OBIETTIVI MINIMI E STRUTTURARLI GRADUALMENTE
    La maggior parte degli alunni con disabilità non sono stati preparati ad affrontare la didattica a distanza ed è perciò normale che alcuni di loro incontrino una maggiore difficoltà.
    È perciò fondamentale partire per gradi e non porsi obiettivi troppo ambiziosi.
  • FAMILIARIZZARE CON LO STRUMENTO PER LA DIDATTICA A DISTANZA
    Sarà utile associare lo strumento a qualcosa che lo studente già conosce e trova piacevole.
    In quest’ottica, quello che verrà chiesto allo studente sarà di fare qualcosa che già sa fare, su cui già si esercitava, senza introdurre nuovi insegnamenti.
  • OSSERVARE ACCURATAMENTE I COMPORTAMENTI PROBLEMA
    La routine di bambini con autismo viene radicalmente cambiata quando sono costretti, come dall’emergenza COVID-19, a restare a casa. Questo può comportare un aumento dello stress e dei comportamenti problema.
    Fare un’analisi dei comportamenti a distanza è molto complesso. Per ovviare a ciò, i familiari possono registrare dei video da mostrare al terapista per permettergli di svolgere un’analisi più accurata. 
  • PROGRAMMARE DELLE ATTIVITÀ BASATE SULLE MOTIVAZIONI DELLO STUDENTE
    Risulta utile costruire delle attività che partano o che siano associate a elementi, azioni o giochi che piacciono al ragazzo e che permettano così di avvicinarlo agli strumenti della didattica a distanza gradualmente.
  • MANTENERE E GENERALIZZARE LE ABILITÀ NELL’AMBIENTE NATURALE
    Per promuovere il mantenimento delle abilità apprese, oltre al non lasciare che passi troppo tempo senza esercitarle, è fondamentale applicarle in ambiente naturale.
    Sarà perciò utile fare un’indagine specifica con i caregiver sugli ambienti e le risorse disponibili, per progettare un intervento educativo che consenta di mantenere e generalizzare le abilità.
    Durante l’intervento educativo sarà fondamentale effettuare un’accurata raccolta di dati, per tracciare l’acquisizione delle abilità dello studente.

Ricorda che queste sono solo alcune indicazioni generali e che ogni intervento educativo va valutato con i professionisti che lavorano con la persona autistica e che ne conoscono la storia.

Commenti

  1. Ottimi consigli e interventi diretti a genitori e educatori

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  2. Ho trovato in questo blog consigli molto validi grazie

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  3. Offre davvero importanti occasioni di riflessione

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  4. Purtroppo i ragazzi con disabilità hanno risentito moltissimo di questa condizione.. questi consigli possono essere molto utili ai loro genitori e caregiver. Grazie per averli condivisi con noi!

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